R: “Noto comunque una grande precisione, quasi puntigliosità, nel suo elaborato. Al limite del maniacale”.
A: “Sì”.
R: “Forse è addirittura eccessiva, temo che questo ritardi solamente la consegna del suo lavoro”.
A: “Probabilmente ha ragione, ma sa… metta per assurdo che io diventi re del mondo”.
R: “Uh?”.
A: “Ho detto ‘per assurdo’. E non so… mi salta fuori un cosino…”
R: “Un uomo?”
A: “Adesso non so come si chiama, uno di quei cosi lì. Comunque mettiamo che mi salta fuori con la mia tesi di laurea e fa: ‘Popolo! Guarda che cazzate scrive il tuo re!’
R: “Dice che è possibile?”
A: “Sarebbe possibile, e mi creda, molto spiacevole. Soprattutto per lui, perché mi toccherebbe squartarlo sulla pubblica piazza. E quindi, per il bene di questo cosino, sarà opportuno che venga posto un freno alla mia pignoleria. Spero possa comprendere”.
R: “Oh, ovviamente”.
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